lunedì 31 gennaio 2011

un po' di filosofia

Essere o non essere
Noi siamo, che cosa, non so. Viviamo perchè prima di tutto ci sentiamo, sentiamo il nostro corpo, sono i sensi propriocettivi,interni, o i cinque esterni che ci perpettono mandando informazioni al cervello, di poter dire che esistiamo. Ma allora un sasso non esiste, almeno che anch'esso non abbia i nostri stessi sensi.C'è chi dice che il voler essere è una malattia, soltanto Dio è colui che è.Ma c'è qualcosa che si chiama coscienza, la consapevolezza, la memoria, l'analisi e la sintesi della realtà, ci permette di dire che ciò che vediamo esiste e basta. Allora il nostro Io cosè, un'esitenza in più? Qualcosa che si aggiunge al semplice essere? A me non basta avere un corpo, mangiare lavorare godere, c'è una coscienza che grida all'infinito, al bene, al bello e all'Amore. Questo è l'essere che si aggiunge esistere.

venerdì 7 gennaio 2011

fiflessione sulla Libertà

La libertà
Più vado avanti negli anni e più le idee, si schiariscono. Dagli ideali superficiali, alle delusioni, ai desideri fumosi e confusi nel percorre la via dalla giovinezza alla mezza età, ho fatto come una cesura, un punto a capo. Il passato è sempre lì, nei momenti di stanchezza, a presentarmi errori e sogni frantumati e che rovinano anche il cuore. Ma a 40 anni, prendendo per caso una frase "La vita comincia a questa età", o ripreso a vivere una nuova vita. Da una parte risensibilizzandomi alle vecchie passioni, soprattutto arte, e anche un po' per l'attività fisica. Ma poi c'è qualcosa di nuovo, la natura, vista nella sua silenziosa potenza, nella sua delicata affermazione. Nel verde , dove e quando mi capita di inoltrarmi ho trovato il respiro interiore, la vita dell'anima mia. Questa io la chiamo libertà. certo da soli non si può fare niente, allora mi accosto alle persone, le vado a cercare. Ma non lego, con le parole Amicizia, ma fratellanza, perchè la mia unione è con tutta l'umanità, tutto il mondo, e tutto l'universo. Così mi sento Libero, che non significa stare soli ,ma sapere che c'è vita intorno a noi, a cui apparteniamo, verso cui ci muoviamo per dare e ricevere. Mi accosto ma non mi confondo col particolare, esso diventa strumento per il mio Io irriducibile e per il tutto, e come un ape passo da un evento,a una persona ,a un ambiente , a un'attività ad un'altra.