venerdì 30 luglio 2010

La vita

Non riesco più a chiamarla tale, la vita. Da quando morì dentro di me nel 1989, dopo la morte di mia madre, mi lasciò quella ragazza che si era appiccicata a me, e bevevo, bevevo, e lavoravo senza essere pagato. La mente si è strappata, sbriciolata dentro, lo spirito disciolto, strisciante e moscio. Una chiusura nei confronti di ciò che mi circonda, senza più interessi, senza più emozioni e senza veri sentimenti se non la pura immerzione nel distruttivo godere.
Luca Montesi 31-7-2010

il silenzio, è conoscenza

Quando ti trovi solo, dopo un risveglio, a mente serena, riposata e aperta al mondo: ascolta. Non riesci a prendere iniziative, stai soffrendo perchè è in te l'istinto a fare, ora che sei carico di energie. Resta fermo, anche quel dolore avrà un valore, come vale il silenzio che ascolti. Vedrai, che in seguito, al momento opportuno, verrà in luce ciò che in te si è generato, e sarà di utilità pratica per quel momento della tua vita. In cui, nessuna conoscenza, nè la tua mente,nè i tuoi manufatti, avrebbero potuto fare altrettanto. Non come lo farà la profondità del tuo silenzio.
Luca Montesi 31-7-2010

la realtà è dura se ce la facciamo noi

Ho teso una mano, perchè ho visto un capriolo annaspare con grande tenacia sul filo dell'acqua. Siamo diventati amici e ci scmbiavamo nocciole, e more lamponi e funghi. E la sera ce ne stavamo sdraiati al tramonto a ricordare le capriole e le corse al vento fatte durante il giorno. Così passavano giorni felici. Poi una notte mi svegliai, ero come impaurito, mi ritrovai solo. Tutto tremante mi guardai intorno, il capriolo non c'era più. Passa un giorno, due , una settimana, non lo vidi ancora. Chissà dove sarà scappato, quale sentiero hai preso? Non mi resta che abbandonarmi anch'io al vento, e qualcuno viene ora a tendere a me la sua mano.
Luca Montesi 31-7-2010

mercoledì 28 luglio 2010

Impregnare il tempo

Mi sveglio come togliersi un vestito troppo stretto e peloso che da fastidio. Certo è stato bello riposare, una bella cosa come è mangiare. Ma ora basta , uno stimolo dolce mi riempe lo stamaco e le viscere. E salto dal letto per cercare velocemente caffè e sigarette. Questo mi basta, potrei stare un giorno intero sul letto, a far viaggiare la mente e non mi mancherebbe nulla. Socrate parlava di un "demone" una voce interiore che noi ascoltiamo come una guida. Io non sento voci, ma emozioni, sentimenti, stati d'animo che si capovolgono, ricordi sogni speranze!
Questo ho imparato nell'ultimo ventennio. Quando ho smesso di bere, mi sono trovato solo , povero eterno studente fragile, senza mestiere e chiuso come un muro. Niente vita sociale. Ma in quei momenti sono riuscito ad apprazzare la vita. Quando apprezzavo il poco, quando avere un pranzo era tanto. E il massimo quando trovavo poche lire per un caffè, o dieci sigarette che mio padre lasciava sul tavolo. Dentro di me si creava una piccola festa. Strisciavo lungo i muri a testa bassa, c'era una sofferenza, ma poi una pausa, una bella visione, una parola, mi riportavano indietro, al tempo trascorso e passato dentro di me. E non era tempo sprecato, osservare la gente, contemplare il mondo, filtrato dalla parola di Dio che entrava in me. e con dolore il mio spirito l'acccoglieva e la forgiava. Sentivo che mi arricchivo e arrivavo a verità insondabili, il Tutto e l'io vivevano insieme.Oggi cerco ed ho relazioni , ma rimpiango quella strada deserta che da casa portava in chiesa. Luca Montesi 29-7-2010

mercoledì 7 luglio 2010

Una nuova estate

Sono stanco, proprio mentre mi aspettavo grandi cose.
Mi sono allontanato dal guscio di casa, che era la mia prigione,
per 5 anni
Ora anche l'altro mio genitore mi ha abbandonato,
mamma e babbo, coloro ,che all'ètà dell'oro,
erano il mondo intero, l'universo.
Un po' di lavoro, vacanze eccellenti, e farsi sentire
al prossimo come protagonista nelle attività,
mi hanno rimesso in piedi.
Ma la testa che prima era vuota , adesso è piena.
Il corpo pesante.
Mi piace ancora camminare a lungo, ma niente più corse,
neanche al lavoro.
Ritorno sui miei passi: il menefreghismo,
che starebbe a dire mi abbandono a te o Dio
che nulla mi hai fatto mai mancare.
Luca Montesi 7-7-2010

martedì 6 luglio 2010

note di un vivere che copre il vuoto

7-7-2010 Ieri ho avuto un incontro con chi è responsabile e chi ha coordinato e segue la mia nuova attività, che si chiama "tirocinio di lavoro".
Di fatto è un lavoro vero e proprio, se non perchè faccio pochissime ore settimanali, e posso, puntualmente alla fine di un lavoro, fumarmi una sigaretta. Ma per fortuna in un ambiente amichevole, con scambi di battutte, la voglia di parlare, di sè, di cosa si fa durante la settimana, e di argomenti in genere. Molto importante per comunicare, non di problemi, di analisi psicologiche . Allora stare impegnato diventa non solo un piacere, ma un'utilità, per il mio corpo-psiche. Il colloquio è stato importante perchè era il punto per vedere come e se andare , Unico problema: più concentrazione,e cioè meno ritardi e aih! me, meno gite, anche se importanti,perchè sempre mirate. Ora vado avanti più sereno.

...e la solitudine

Caro Cesare Pavese, sei nell'universo
quello che sento più vicino.
Forse gatti randagi,scacciati,
orgogliosi ed egoisti, abbandonati ed ancora delusi.
Ma perchè allora cadiamo sempre negli stessi desideri
se poi è sempre un'illusione?
Forse è sbagliato non sognare,
prendere tutto troppo seriamente.
Ma il mondo è bello per questo,
perchè lo possiamo toccare, ascoltare.
VIVERE non è solo una necessità.
Luca Montesi 7-7-2010

domenica 4 luglio 2010

poesia sotto il sole

Acqua verdesmeraldo 4-7-2010
dove si tuffa il mio spirito putrido,
e mi sembra di camminare su argentati
e preziosi e vivaci pesci
grossi, piccoli e piccolissimi.
Ma un tuffo ben fatto
mi riporta fuori
da tutto ciò che resta.
luca montesi