martedì 9 ottobre 2012

Il tempo dove va a finire

I giorni passano, con un po' di sollievo per chi si è stancato, con un po' di nostalgia per chi vede andarsene una giornata di piacere. E allora il tempo passa e se ne va, che senso ha in quello che viviamo, in ciò che di ontologico è la nostra vita. La vita è vita di per sè ,irriducibile, o vale nel mentre si dipana nel divenire, quindi nel tempo?Domanda difficile, che solo un filosofo può dare una risposta convincente. Perchè anche nella dottrina cristiano cattolica, la vita e nello stesso momento irriducibile a niente, e anche impregnata nel tempo, nel divenire individuale o storico.E secondo me non si sbaglia, perchè il trucco è pensare che esiste un Io quindi un ente a sè vivo, che racchiude la vita, ma in continua trasformazione nel tempo, allora ecco allora la definizione del tempo che ne scaturisce: un movimento continuo nello spazio da parte di un ente.

3 commenti:

  1. Diceva Heidegger che il nostro essere umano è tempo, cioè cammino verso la morte e l'annullamento.

    Diceva invece Agostino che il tempo è un continuo presente: presente del presente, presente del passato e presente del futuro. Tutto si svolge nel presente, anche il passato e il futuro. In questo senso il nostro presente è già un'esperienza dell'eternità, che è l'eterno presente.

    Devo dire che Agostino mi convince di più, e se non altro la sua affermazione è molto più ricca e vitale di quella "disperata" di Heidegger.

    Un caro saluto :-)

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  2. ciao Luca,tornerò a rileggere i tuoi post,il tuo blog mi sembra molto interessante,buon pomeriggio

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