giovedì 23 settembre 2010

perchè deve avere un senso

Ero giovane e non sentivo dolore, se c'era noia non bastava che accendere la fantasia.
Allora o in compagnia o da soli comunque la creatività fluiva dalle nostre menti, dalle nostre mani. Conoscevamo i nostri limiti, quelli dati dall'età e quelli dati dai genitori.
Poi l'adolescenza, i primi sogni proibiti. L'incontro diverso con le nostre compagne. Il primo approccio con la città. Ora tutta quella spontaneità non segue un percorso per tutti uguale. C'è chi si butta in questo mondo confusionario e chi come me si ritira in sè stesso. Troppa libertà faceva paura, facce nuove incutevano timore. Allora era più facile
rimanere in ciò che riconoscevamo evitando lo sforzo di nuovi modi, di nuovi incontri così diversi.

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