sabato 29 maggio 2010

visioni sociali

Se la notte è superba, dice Alda Merini, il giorno è Tiranno. Sin dall'alba ci si sente trascinati in un fermento interiore, una motivazione a muoversi, altrimenti si perde. Si perde tempo, si perde con gli altri. Si! Proprio gli altri, infatti per chi la notte la passa da solo, con i suoi sogni, il giorni diventa incontro, scontro con la gente. Nasce la paura, il mettersi subito in difesa o in attacco. Oppure camminare ore ed ore per incontrare lapersona giusta che ci dia conforto, piacere, condivisione.
L'immagine che rimane dentro, che più un forte stato emotivo, è di un vorticoso movimento di teste corpi, voci che disturbano, feriscono il nostro fragile Io. Quindi nasce l'idea di una società, in cui domina l'uomo faber, donne e uomini che lavorano, sanno divertirsi, si guadagnano con facilità la vita. E mi chiedo, ma no! Vivo proprio dentro di me questa sensazione, di cosa ci faccio io dentro questo efficente marasma.
Ma poi, guardi distaccato, ti fermi e allontani la paura, e provo a guardare nei loro cuori. No , non c'è niente, è tutto un gran polverone, un camminare, correre, come faccio io, per scappare da sè, per inseguire le proprie voglie, mai soddisfatte. E poi ci sono quelli, che neanche lo nascondono, questo vuoto , questo niente, coperto da finte risate.

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