domenica 17 gennaio 2010

la paura di una festa

Sento già mattina presto i
primi festigi dal salone che so
che questa sera ospiterai

rumori di acciottolii di
tegami e piatti rimandanti a
sapori già saputi un dì

un risveglio tutto nuovo
ma come già previsto un giorno
che mi cercava e non trovo

sono già in piedi al mattino
fresco e ricco di raggi di luce
ho già lavato la faccia al catino

e arrivano gli odori deliziosi
ancora rumori che nella memoria
risvegliano i muscoli tediosi.

Scorre il tempo del mattino
come un arco parte del cerchio
eterno della vita senza fine.

Ed esplodono i profumi, vedi i festoni
ascolto gli strumenti che si accordano
una vibrazione attraversa la schiena fino ai talloni.

Ma qualcosa, una nube nera , investe
la mente mia, e se il cuore si apre alla gioia,
il pensiero frena perchè sa che quella festa
non è solo un inizio, ma una fine
Un tramonto che salutiamo tra chitarre e tamburi
addio dolce vita, saluto voi i giorni tediosi
sempre in cerca di novità e ricchezza.
Luca Montesi

Nessun commento:

Posta un commento